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18-04-2009 Sapori e profumi di Sardegna, "in limba"

18/04/09 - Sapori e profumi di Sardegna, "in limba" - I dolci (sos dulche) -

papassini_small_200I papassini di Pasqua Maria Spina - Mara (SS) [Logodoro]

Progetto: gli autori saranno intervistati in "limba" e filmati. Le riprese saranno poi raccolte in un DVD che diventerà patrimonio dei sardi del territorio, custodito nella pinacoteca dell'Associazione Cuncordu, a disposizione dei Soci o di altri soggetti che ne facciano richiesta.

Appuntamenti: il primo dei dei quattro appuntamenti previsti (gli altri saranno ad aprile, maggio, ottobre e novembre), vede la preparazione dei papassini (papassinos, pabassinos) da parte di Pasqua Maria Spina, originaria di Mara in provincia di Sassari poi emigrata a Carpignano Sesia (NO), che interpreterà la ricetta secondo quanto appreso da mamma e nonna nel paese del Logodoro.

I papassini: sono dolci sardi caratteristici, diffusi in tutta l’Isola con diverse varianti locali. Morbidi, di forma solitamente romboidale o allungata spesso sono coperti di glassa (cappa) in superficie. In passato erano prodotti nei mesi autunnali e in occasione della festività di Tutti i Santi. Si accompagnano generalmente con vini dolci come il moscato. Gli ingredienti utilizzati per la preparazione dei papassini sono: uova, farina, zucchero, lievito di birra, uva passa, noci o mandorle tritate e tostate, semi d'anice tostati e macinati.

Storia: è un dolce semplice e povero, pasta di pane arricchita con zucchero e grassi, aromi vegetali,  frutta secca, probabilmente è un avo del blasonato panettone.
I bambini, raccontano i saggi, in occasione della commemorazione dei defunti, la notte che precedeva Ognisanti usavano bussare alle porte e chiedere: "Sos benes chi toccana" (traduzione, "dateci ciò che avete"), un'alogo della festa di Halloween degli anglosassoni. Allora si usava dare i papassinos, castagne, caramelle, mandarini, noci e quant'altro si poteva offrire. Era uso in quella serata lasciare tutta la notte, la tavola imbandita con cibi e bevande, in modo che le anime dei defunti potessero cibarsene, ma la tavolata non prevedeva coltelli e forchette. Al mattino seguente, tutte le vivande che si salvavano dalle anime della notte, venivano durante il giorno distribuite alle famiglie bisognose del vicinato, o ad anziani soli.

Appuntamento per tutti fissato per sabato 18 aprile alle ore 15:00 presso la Sede dell'Associazione Cuncordu (c.so vercelli 260 a Gattinara), con ingresso libero.

 

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