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Evento

Andata: 30-10-06 - Ritorno: 09-11-06 - Durata: 11gg
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03-11-2006 NYC Trip - day_05

Inviato 04 Novembre 2006 5.33.36 da Amministratore(1714 Letture)

Statua della Libertà; Ellis Island; Expò NYCM.

6.30: Sveglia e colazione

7.45: Il gruppo SPEDI (Giacomo, Maurizio e Stefano) si ritrova all’Hotel Park Central da cui partirà l’escursione per le isole Liberty ed Ellis Island (comunemente chiamata dagli americani “isola della quarantena”).
Il bus che ci porta a Battery Park ci da l’occasione per vedere la parte sud-ovest di Manhattan. In particolare rimaniamo colpiti alla vista della portaerei Intrepid, scampata per poco alla disfatta di Pearl Harbor (grazie al fatto che non era ancora ultimata a quella data), divenendo così la più grande portaerei americana, distintasi nella seconda guerra mondiale, in Vietnam e in Corea. Anche se molto velocemente siamo passati nell’area di Ground Zero, dove la situazione è a tutt’oggi di cantiere aperto e dove si sta lavorando ancora a livello di fondazioni della nuova struttura.
Arriviamo così a battery Park, da dove salpa il traghetto. Per accedervi siamo stati sottoposti a controlli stringenti da parte della Security. Lasciando Manhattan verso Liberty, il paesaggio che si apriva ai nostri occhi era suggestivo: da una parte si vedeva lo skyline di Manhattan con il Brooklyn Bridge; da un’altra si vedeva il ponte di Verrazzano (che ospiterà la partenza della New York City Marathon) che collega Staten Island a Brooklyn; e infine si vedevano Liberty ed Ellis Island.
Giunti alla statua della Libertà, abbiamo effettuato la passeggiata intorno al suo piedistallo. Oggi giorno è solo possibile accedere al piedistallo, infatti per ragioni di sicurezza sono chiusi gli accessi alla corona e alla fiaccola.
Dopo foto e filmino di rito, risaliamo sul battello con destinazione Ellis Island.
Statua della Libertà
Alla fine dell’800 il governo americano, per controllare il flusso immigratorio, aveva imposto a tutti quanti intendevano entrare negli Stati Uniti, di dover passare un periodo di quarantena in quest’isola prima di poter essere ammessi, in modo da verificarne l’idoneità psico-fisica.
Il percorso a cui venivano sottoposti era il seguente: la nave che li trasportava ormeggiava al largo; da qui arrivavano all’isola con le scialuppe; venivano separati gli uomini dalle donne; dovevano riporre i bagagli in un’apposita area all’interno del palazzo principale. in modo da poterne verificarne il contenuto; nello stesso edificio, veniva instradati verso la sala di registrazione percorrendo una scala a due rampe; al culmine della scala uno staff di medici verificava la presenza di soggetti in cattiva salute e, in caso positivo, venivano isolati e sottoposti a dettagliati controlli medici; gli altri venivano chiamati uno ad uno e sottoposti a visita medica all’impiedi. I medici avevano 6 secondi per valutare il paziente. In caso di malattia venivano ricoverati in un Ospedale presente sempre sull’Isola; superata la prova, i soggetti venivano sottoposti a test psichici. Nel caso in cui ai soggetti veniva riscontrata una particolare malattia, essi venivano rimpatriati. Nell’isola c’era tutto quanto indispensabile per consentire ad adulti e bambini di vivere: c’era il dormitorio, l’ospedale per gli adulti e quello pediatrico, la cucina, la sala da pranzo, la lavanderia, ecc.
Oggi l’Isola è divenuta Museo Nazionale dell’Immigrazione. Gli edifici sono stati ristrutturati ed è stata ricostruita l’area dove veniva gestita la prima fase della valutazione dei potenziali immigrati.
È stato inoltre fatto un importante lavoro per recuperare i nominativi dei soggetti che sono transitati nell’isola, attraverso l’interpretazione di registri scritti a mano a volte con informazioni imprecise. Tutte queste informazioni sono state raccolte all’interno di un archivio elettronico, consultabile sul posto o attraverso il corrispondente sito internet, che può essere visitato all’indirizzo: http://www.ellisisland.org/.
Oltre alla visita, sono stato incaricato da un amico, di verificare se suo nonno era stato registrato durante il suo passaggio nel 1892. La ricerca ha avuto un esito positivo. Infatti si è trovata la registrazione ed è stato possibile stampare il “manifesto della nave” (lista o registro dei passeggeri stranieri) e un’immagine della nave con la sua descrizione, il tutto per qualche decina di dollari. In questo caso, dato che è stata rilevato il passaggio della specifica persona, sarà possibile renderle omaggio con una donazione che ne consentirà l’iscrizione nel Wall of Honor (Muro dell’Onore), che è un Monumento Nazionale collocato all’interno di Ellis Island.

Dopo l’impegnativa mattinata trascorsa, e dopo la successiva pausa pranzo svoltasi da Luzzo’s Restorant (First Avenue, 12TH e 13TH) dove abbiamo mangiato una fantastica pizza con mozzarella di bufala, siamo ritornati all’Expò della NYCM. Dato che questa risulta l’ultima giornata di Expo possiamo dire che il bilancio in termini di contatti per i software SPEDI è stato senz’altro positivo. Particolare interesse hanno riscosso i vini sardi, il Gattinara e il Ghemme. La cosa curiosa è stata che il 70% delle persone interessate al vino era femminile, e le richieste erano circa la possibilità di assaggiare o di comperare il vino.
L’ultima considerazione è legata al fatto che ho avuto modo di vedere e stringere la mano a due fenomeni della maratona mondiale, che si daranno battaglia con il terzo incomodo Stefano Baldini la prossima domenica: il vincitore della scorsa edizione, nonchè detentore del record del mondo di maratona, il keniano Paul Tergat e il vincitore dell’edizione 2004, nonchè secondo classificato nella scorsa edizione persa sul filo di lana con Tergat, il sudafricano Hendrick Ramaala.
Paul Targat

Saluti a tutti e a domani...

MS

Note : evento

Titolo: NYC Trip - day_05

Start: November 3, 2006
Duration: all day.