10-11-2006 Alla «Maratona» con atleti e docg

Da Gattinara a New York per correre la maratona e promuovere i prodotti locali. E' partita lunedì scorso la delegazione della città del vino, capeggiata da Maurizio Sechi, presidente del circolo sardo Cuncordu. Il gruppo, composto da nove persone, rientrerà nella notte. Motivo principale del viaggio è stato la partecipazione alla maratona che si è svolta domenica nella Grande Mela. Tra i corridori c'era anche l'atleta gattinarese Maurizio Sechi, alla sua terza competizione negli Stati Uniti, che si è classificato 372° (i partecipanti erano circa 38mila), con un tempo di 2 ore, 50 minuti e 40 secondi.
«Ero partito - racconta Sechi, dall'America - con l'intenzione di terminare il percorso in 2 ore e 50 minuti. Ce l'ho fatta e, per la prima volta, sono riuscito anche a rispondere agli incitamenti del pubblico che gridava "Goo Italia"». Oltre alla corsa, però, Sechi ha partecipato con la sua azienda informatica, la Spedi, all'expo ufficiale della maratona, allestito al Jacob Javits Center, dove ha presentato due programmi informatici messi a punto dai
progettisti gattinaresi: «Pregym» e «Fit-Check». Il primo serve alla gestione delle prenotazioni di un centro sportivo; il secondo alla gestione del percorso di allenamento e preparazione. Allo stesso stand erano esposte anche alcune bottiglie di Gattinara docg e materiale promozionale sul territorio; tra i vini c'è stato spazio anche per alcune bottiglie di Vermentino di Sardegna. «La presenza nel nostro stand di un angolo dedicato al vino - dice Sechi - è stato sicuramente più rappresentativo dal punto vista della nazionalità, rispetto a qualsiasi brochure o slogan. Infatti abbiamo avuto apprezzamenti da parte del pubblico, anche per la nostra provenienza; gli americani amano l'Italia».
Dopo le fatiche dei 42 chilometri e 195 metri di corsa, Sechi e il resto del gruppo hanno «addentato la Grande Mela», visitando la città e incontrando il collega presidente del circolo sardo «Shardana», Bruno Orrù, funzionario
della banca Monte dei Paschi di Siena di Manhattan. «Con Bruno - dice Maurizio Sechi - ci conosciamo dal 2004 e da allora ci siamo sentiti molto, fino a progettare un evento per il prossimo anno che vedrà allestire una mostra fotografica a New York di artisti biellesi, dedicata alla Sardegna. Anche per lui, ovviamente, una bottiglia di Gattinara».

Giuseppe Orrù

La Stampa, giovedì 9 novembre 2006