31-10-2006 NYC Trip - day_02

Prima sgambata a Central Park e Ponte di Brooklin 7.15: La mattinata è cominciata presto

Prima sgambata a Central Park e Ponte di Brooklin

7.15: La mattinata è cominciata presto; alle 7.15 si usciva dalla camera. La compagnia si era ridotta a due persone: oltre al sottoscritto era rimasto solo Giacomo. Stefano se la dormiva di santa ragione e il gruppo di Ghemme aveva optato per un programma alternativo.
Pertanto ci siamo buttati all’interno di Central Park (indirizzo http://www.centralparknyc.org/), per poi uscirne verso le 8.45.Nnel frattempo, alternando le camminate alle corse, con qualche sosta, siamo riusciti a visitare tutta la parte centro – sud del parco. Siamo rimasti colpiti dal fatto che in una città così frenetica, per alcuni sia possibile coniugare il lavoro con il correre o il portare a spasso il proprio cane.

10.30: Dopo una doccia e la colazione, si è unito Stefano e siamo andati a vedere lo spazio a noi riservato, presso il Jacob Javitts Center (indirizzo dell'area fieristica http://www.javitscenter.com/), relativamente alla presentazione di software SPEDI all’Expò (indirizzo dal sito della Maratona http://www.nyrr.org/nyrrc/expo/home.php) della New York City Marathon. Dato che abbiamo trovato tutto in ordine, siamo ritornati in stanza per il pranzo, dopo aver fatto la solita tappa da Citarella e Farway, per l’acquisto di cibo.

13.00: Il pranzo è stato soft: penne al pomodoro e basilico, petto di pollo ai ferri e contorno, con gelato finale.

16.00: Si parte per Battery Park nel Financial District a sud di Manhattan (downtown), per incontrare i compagni di viaggio di Ghemme. Al nostro arrivo lo spettacolo che si presenta è stupendo: un tramonto da cartolina con nello sfondo la Statua della Libertà (Liberty), Ellis Island e il ponte di Verrazzano, che domenica sarà cavalcato oltre 38.000 runner.

17.30: Si parte per il Pier 17 (molo 17), dove ci attendono i nostri amici. Qui abbiamo goduto della vista di due splendi velieri (uno di nome Peaking) e del Ponte di Brooklin.
Una volta Manhattan era un importantissimo nodo portuale, basti pensare che contava oltre 100 moli. Oggi ne vengono utilizzati una piccolissima parte, fondamentalmente per scopi turistici, come la Crcle Line (http://www.circleline42.com/index.ihtml?page=welcome). Molti sono stati e si stanno recuperando per poi utilizzarli come sede di centri sportivi o attività commerciali.

18.30: Ponte di Brooklin. Nonostante il buio, decidiamo di salire sul ponte, e a noi si aggiunge Morena: dopo aver chiesto a più persone indicazioni per imboccare l'accesso al ponte, finalmente lo troviamo. Il ponte dispone di due carreggiate, una per senso di marcia, più una terza, centrale rispetto alle altre due, di tipo pedonale e ciclabile. Inoltre questa terza pur partendo allo stesso livello stradale delle altre, sale progressivamente fino a raggiungere una certa altezza, risultando essere sopraelevata di alcuni metri.
Da qui il paesaggio era stupendo, una specie di filmato tridimensionale a 360°, illuminatissimo e vivissimo: si vedevano i ponti Manhattan, Williamsburg e Queensboro illuminati con un flusso continuo di veicoli e luci che li attraversano nelle due direzioni; si vedeva lo skiline di Manhattan; si vedeva lo skyline di Brooklin e quello di Queens, per poi ritornare ai ponti, oltre naturalmente al formicolio generato dal traffico sottostante. Circa a metà del ponte si trova un'area nella quale è possibile leggere la storia della costruzione del ponte, su di una serie di lastre applicate su leggio.
Percorso il ponte fino a Brooklin (meno di 1km), ho proposto di ritornare indietro a piedi, ma dopo una democratica votazione, si è deciso di tornare in Metrò.
Così siamo arrivati al centro di Manhattan, e precisamente a Time Square. Qui, ci siamo anche fermati per la cena, al mitico McDonald di Time Square, famoso per la sua vista .
Infine stanchi per la giornata trascorsa e per le fatiche del giorno precedente non ancora smaltite, abbiamo deciso di ritornare in albergo.

Saluti a tutti e a domani...