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Comunicato stampa FASI - Milano, 15 febbraio 2008
FASI
FEDERAZIONE ASSOCIAZIONI SARDE IN ITALIA
Via Daverio, 7 20122 Milano
Tel e fax 02 54121891
fasi.italia@tiscali.it
www.fasi-italia.it
E’ bene che la Corte Costituzionale abbia bocciato la tassa sul lusso accogliendo il ricorso del Governo Prodi. Malgrado una parte dei sardi non residenti fosse stata già esonerata (quelli all’estero e quelli che prima di partire risiedevano sulle coste e avevano una casa al mare, o l’hanno ereditata).
Restava una parte che doveva pagarla.
La discriminazione risultava addirittura più ingiusta: pagava infatti chi era emigrato senza avere niente e proveniva dalle zone interne e aveva speso gran parte dei suoi risparmi per una casa al mare, per la propria vecchiaia e per i figli.
Bene ha fatto dunque la FASI a insistere nella difesa di un principio di equità e di giustizia.
Abbiamo difeso nel contempo il bene più prezioso: il legame dei sardi fuori Sardegna con la loro terra.
L’abbiamo fatto con fermezza, ma anche con misura e responsabilità; abbiamo denunciato ricorrendo anche alla magistratura, chi sguaiatamente, nel continente, invitava al boicottaggio del turismo e dei prodotti sardi e diceva falsità sulle nostre posizioni.
Questa tassa sarebbe stata comunque un grave errore anche se prevista e applicata per i non sardi.
Non costituiva certo un motivo per amare e difendere, anche da parte degli altri, la nostra isola e il suo patrimonio naturale.
Insieme alla soddisfazione per questo risultato che evita un’ingiustizia palese, resta un rammarico: che sia stata la Corte Costituzionale, invece del Consiglio Regionale Sardo, a cancellare questa cattiva legge. Ancora una volta non siamo stati capaci di affrontare e risolvere da noi stessi, i nostri problemi, salvaguardando nella sostanza la nostra autonomia. Ed è questo che bisogna fare per il futuro: con un Nuovo Statuto più forte e leggi conseguenti.